Comune di Siracusa
96100 Siracusa SR
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Dati Municipio di appartenenza
Tel. Numero verde 800299507
Descrizione:
Siracusa si estende in parte sulla piccola isola dell’Ortigia, che separa le insenature del Porto Grande e del Porto Piccolo, ed è collegata con la terraferma tramite un ponte. La città è un importante mercato agricolo, centro industriale alimentare, chimico, metalmeccanico, oltre che attivo porto commerciale e peschereccio. Il nome Siracusa deriva dal siculo Syraka (abbondanza d’acqua) per la presenza di molti corsi d’acqua e di una zona paludosa. Il porto di siracusa, un tempo vivace nodo di scambi commerciali, ha perso importanza dopo il taglio dei collegamenti con Malta a vantaggio dei porti di Pozzallo e di Catania.
Molti sono i luoghi interessanti da visitare come la Chiesa di Santa Lucia alla Badia, la Chiesa dell’Immacolata, la Chiesa di San Filippo Neri, la Chiesa dei Cappuccini e da non mancare una visita al Santuario della Madonna delle Lacrime, visibile fin da lontano per la sua struttura conica in cemento armato, imponente e singolare, il santuario è nato in seguito ad un evento prodigioso avvenuto nel 1953 (la lacrimazione di un quadro della Madonna) ed è meta oggi di numerosi fedeli. E poi Piazza Duomo, delimitata da bei palazzi barocchi tra i quali spiccano la notevole facciata di Palazzo Beneventano del Bosco, dalla bella corte interna, con di fronte il Palazzo del Senato (nel cui cortile è custodita una Carrozza del Senato del XVIII secolo). Il Duomo la cui facciata fu ricostruita in forma barocca dopo il terremoto del 1693. All’interno della cattedrale è conservata la statua argentea di Santa Lucia (patrona della città)
Storia:
Il primo nucleo della città fu fondato nel 734 a. C, da coloni corinzi che occuparono l’Ortigia. In seguito venne governata da una serie di tiranni,che la arricchirono sviluppandone i commerci e costruendo imponenti edifici. Colonia sotto Augusto, Siracusa decadde e subì le invasioni barbariche; quindi fu dominata da bizantini, arabi, normanni,svevi, angioini, aragonesi, spagnoli e infine dai sovrani borbonici. Dopo il grande terremoto del 1693, la città venne in parte ricostruita secondo i canoni dell’architettura barocca.
Numeri utili
n.p.