Descrizione:
Secondo alcuni studiosi il nome si riferisce al termine siculi. Il paese era identificato con il nome di Scicla. Si crede che abbia subito influssi arabi, soprattutto dal punto di vista della fonetica.
Scicli è un centro del barocco ibleo della Val di Noto, tra i suoi principali monumenti si ricordano:
Palazzo Beneventano, è il più famoso edificio nobiliare di Scicli, per la sua unicità è definito un capolavoro. Caratteristici mascheroni “irriverenti” adornano i due monumentali prospetti, legati da uno spettacolare cantonale. In cima, questo coronato è decorato da due teste di mori,uno dei simboli della città.
Chiese e conventi
Chiesa di San Matteo: la più antica della città, alcuni storiografi ne fanno risalire la fondazione all’epoca paleocristiana, altri alla dominazione normanna. Di certo esisteva durante il medioevo. E’ stata la Chiesa Madre fino al 1874.
Chiesa di Sant’Ignazio: della prima metà del settecento, è la Chiesa Madre della città dal 1874, anno del trasferimento della Matrice dalla Basilica di San Matteo.
Convento e chiesa del Carmine: fra tutte le architetture ecclesiastiche della città il complesso del Carmine rivela la più elevata omogeneità stilistica fra le componenti architettoniche, scultoree e pittoriche: tutto concorre a creare un'atmosfera rococò , gli stucchi candidi, la luminosità dell'aula e le numerose tele.
Tante sono le chiese e i conventi della città,ma tutti opere d’arte da vedere.
Feste e folklore
Storia:
La presenza umana nel territorio di Scicli risale al periodo eneolitico,fra l’età del rame e l’età del bronzo antico. Ritrovamenti archeologici testimoniano la presenza dei greci. Sono state trovate tracce dei Cartaginesi,presenti nell’isola fino alla conquista romana. Dopo la caduta dell’impero romano, Scicli passò dai Bizantini agli Arabi e poi ai Normanni (che la liberarono dal dominio saraceno ). Ai Normanni successero gli Hohenstaufen fino al 1266, quando passò sotto la dominazione Angioina. La politica di Carlo D’Angiò fu causa di un’insurrezione in tutta la Sicilia, nota come i Vespri Siciliani. Il 5 aprile 1282 Scicli, insieme a Modica e Ragusa, insorge contro le guarnigioni francesi cacciandole e ponendosi sotto la protezione di Pietro III d’Aragona.
Il tremendo terremoto del 1693 causò la distruzione di gran parte della città. Ricostruita in chiave barocca,oggi è caratterizzata da numerosi edifici settecenteschi.
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