Descrizione:
Il paese ha una fiorente agricoltura (uva, vino e nocciole), si allevano bovini, equini, ovini e caprini. Vi sono diverse cantine sociali, piccole industrie alimentari, segherie e impianti turistici. Si fanno lavori artigianali in legno e pietra lavica. Linguaglossa è un centro turistico estivo ed invernale. Notevoli i monumenti barocchi come, la Chiesa delle Anime Sante, la Chiesa di San Francesco, con interessanti elementi decorativi, la Chiesa Madre di Santa Maria delle Grazie risalente al 1613, che conserva pregevoli opere del Minutoli, del Provenzani e del Ferro. Da ricordare anche la Villa dei Vespri Siciliani e la Villa di Giovanni Milana.
I musei del paese sono: il Museo vulcanologico, naturalistico e micologico e il Museo delle tradizioni popolari. Vi sono anche diverse biblioteche: la Biblioteca del convento dei Padri Cappuccini, la Biblioteca “San Tommaso d’Aquino, la Biblioteca dei Padri Domenicani e la Biblioteca popolare “A. Gullo”.
Storia:
Il suo nome dal latino lingua e dal greco glossa, in riferimento alle lingue di fuoco delle eruzioni dell’Etna. Le prime notizie si hanno con Ruggero, nel 1145. Nei secoli è passato dai Lauria ai Filangeri, poi aiCrisafi e ai Cottone, in seguito passò ai Patti e poi ai Bonanno. Nel 1625 fu insignito del titolo di principato. Successivamente il borgo tornò al demanio e nel 1634 fu inserita tra le città regie.
Numeri utili
Posizione:
sul versante nord-orientale dell'Etna, in una zona lavica incisa da profondi valloni.
Ricorrenze:
1 settembre: festeggiamenti in onore di S.Egidio, patrono di Linguaglossa.
27 luglio: festa dell'Immacolata.
16 agosto: festa di San Rocco.